Contenitore come protezione ed esclusione: il "nido" di Pascoli

Il simbolo più ricorrente nella poesia del Pascoli è quello del "nido", vero e proprio esempio di contenitore fisico e morale con funzione di protezione. Questo elemento centrale nella visione del mondo del poeta si traduce nella concezione della famiglia come nucleo chiuso, segreto, geloso, fondato solo sugli affetti, sui legami di sangue. Il contenitore chiuso del nido esclude i legami sociali con la realtà esterna e rappresenta la tipica posizione della famiglia all'interno della società italiana tra i due secoli, ancora legata alle radici contadine. Dentro le pareti di questo intimo e caloroso "contenitore" Pascoli cerca protezione da un mondo esterno, che gli appare minaccioso ed irto di insidie. Sicuramente l'uccisione del padre Ruggero, quando Pascoli aveva solo dodici anni, contribuì ad alimentare in lui sentimenti di angoscia e di privazione e quindi ad inibire ogni rapporto con la realtà esterna. Ma la motivazione principale va ricercata analizzando l'ideologia del poeta. La formazione del pascoli fu essenzialmente positivistica, dato il clima che dominava negli anni in cui compì gli studi liceali e universitari, gli anni settanta. Ma nel "nido" del Pascoli si riflette quella crisi della scienza che caratterizza la cultura di fine secolo, caratterizzata dall'esaurirsi del Positivismo e dall'affermarsi di tendenze spiritualistiche e idealistiche. Il poeta vuole quindi trasmettere attraverso l'immagine del nido la sfiducia nei confronti della società e la sua chiusura più totale con il mondo degli "adulti".

Non vi sono storie amorose nella sua esperienza e conduce una vita, come egli stesso confessa, forzatamente casta. Per questo motivo ogni tipo di vita di relazione, viene sentita dal poeta come un tradimento nei confronti dei legami e dei rapporti affettivi del "nido"; si può allora capire perché il matrimonio della sorella Ida, fu sentito dal Pascoli come un gesto sovversivo nei confronti della famiglia, una profanazione della sacralità del "nido". Una delle poesie più significative in cui ricorre questa tematica del nido è X Agosto. In essa il poeta rievoca la tragedia del padre e attraverso l'uso della simbologia rende in maniera molto chiara l'idea pascoliana della famiglia. La vita amorosa è per lui una vita fatta di turbata attrazione e ripugnanza; è qualcosa di proibito e di misterioso da contemplare da lontano. Si veda la poesia Il gelsomino notturno.

IL CONTENITORE

           

 

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