Nell'arte visiva

una tesina di M. Bortolotti

Home Pablo Picasso

 

Introduzione 

La Maschera nella prima filologia nietzscheana

In Pirandello

La Maschera tra bene e male.

Forse l'esempio più interessante della ricerca della vera essenza delle cose nell'arte del primo novecento, è rappresentato dal movimento cubista.

Nacque nei pressi della collina di Montmartre, a Parigi, intorno al 1910, dalla fantasia e dall'estro di Pablo Picasso e di Georges Braque. Non va inteso come un definito movimento, ma come un fermento che ha sparso i suoi frutti in tutto l'ambiente culturale europeo e non solo. L'obbiettivo di questi due artisti era quello di opporsi alla meccanica riproduzione del reale e alla presunta superficialità di osservazione dell'impressionismo, per rendere il proprio mondo esterno. Rendere il significato dell'oggetto, cogliere l'essenza di quest'ultimo filtrato dall'io dell'autore. Raccogliendo l'eredità di Cézanne, che già si era adoperato per la scomposizione dei volumi, e la lezione dell'arte negra, abituata alla semplificazione e alla squadratura per conferire all'oggetto immediatezza e forza espressiva, i cubisti nella bidimensionalità della tela cercano di abbracciare globalmente la realtà. Per il cubismo è inutile riprodurre la realtà come la vediamo, perchè non è così che la conosciamo. Va scomposta in tutte le sue facce e messa sulla tela, perchè ne si abbia davvero la visione completa. Solo quando riusciremo sulle due dimensioni a vedere contemporaneamente tutti i suoi aspetti, potremo apprezzarla veramente.

Questo sostanzialmente è l'innovativo carattere del cubismo, tutt'altro che surreale, verrà accusato anzi di essere troppo cerebrale. Un maniacale tentativo di vedere tutti i volti, tutte le maschere delle cose e delle persone istantaneamente, per poter così essere certi della vera natura dell'oggetto . Pirandello direbbe che sarebbe comunque inutile come tentativo, visto che risulterebbe opera dell'autore e quindi espressione di un suo unico punto di vista, ma forse potremmo leggere quest'arte come un tentativo di divulgazione dei diversi punti di vista. ( In alto Guernica 1937, qui sopra una maschera aborigena, qui a fianco La donna con mandolino di Braque 1910 ).