IL PERCORSO

Il giorno 31 marzo la nostra classe (II AE, Istituto Tecnico Keynes di Castel Maggiore, Bo), ha raggiunto in autobus il capolinea in via Marconi a Bologna.

 

 

CRIPTA DI SAN ZAMA: CHIESA DI SANTO STEFANO

Via Marconi Piazza Maggiore

Via S. Felice Via Clavature

Via Abbadia Via Santo Stefano

PORTA NUOVA: COIN:RESTI DEL TEATRO ROMANO

Via Abbadia Sottopassaggio di via Rizzoli

Via S. Felice Via Rizzoli

Piazza Malpighi Piazza Maggiore

Via Porta Nuova Via D‘Azeglio

Via Carbonesi

PIAZZA MAGGIORE:

Via Porta Nuova STATUA DI NERONE(?)

Piazza Roosvelt Via Carbonesi

Via IV Novembre Via Farini

Via dell‘Archiginnasio

Lezione esterna : visita alla "Coin" (teatro romano) e al museo civico di Bologna.

 

VISITA AI RESTI DEL TEATRO ROMANO

SITUATI ALLA "COIN" DI VIA CARBONESI

 

 

 

RITROVAMENTO E FASI COSTRUTTIVE

 

Nel 1982 la soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna, in occasione dei lavori di ristrutturazione del palazzo cinquecentesco di via Carbonesi 5, iniziò alcune campagne di scavo che riportarono alla luce un reticolo di strutture murarie, conservate nella maggior parte dei casi in fondanzione, riferibili alle costruzioni della cavea di un edificio teatrale in epoca romana.

Il teatro, eretto ai piedi delle colline, occupava un isolato situato al margine meridionale della città ed oggi compreso fra le vie D'Azeglio, Carbonesi, Val d'Aposa e Piazza dei Celestini.

L'indagine archeologica ha dunque permesso di riconoscere lo sviluppo planimetrico dell'edificio e di individuare due distinte fasi costruttive.

 

 

 

LA PRIMA FASE COSTRUTTIVA

Nella prima fase edilizia, corrispondente all'impianto di fondazione, il teatro aveva la forma di un semicerchio pieno, di circa 75 m. di diametro aperto verso settentrione.

La struttura risulta completamente auto-portante, in quanto fondata su un fitto reticolo di murature radiali concentriche sul quale appoggiano le gradinate per gli spettatori.

L'edificio teatrale era formato dall'orchestra, di forma semicircolare con diametro di circa 19 m. e dalle gradinate che si sviluppavano all'intorno con lieve pendenza lungo l'invaso della cavea; queste probabilmente erano suddivise, orizzontalmente, in due gradini di sedili e, verticalmente, in almeno sei cunei da scalette radiali.

Gli ingressi per gli spettatori erano costituiti da corridoi a rampe che attraversavano interamente l'edificio, aprendosi sul perimetrale curvilineo della cavea, lungo il quale era ricavata una serie di arcate cieche di contenimento del terrapieno interno.

La forma architettonica e le tecniche edilizie impiegate riconducono la fase iniziale della costruzione del teatro ad un arco archeologico compreso nel secondo decennio del primo secolo a.C. e comunque non oltre l'80.

 

 

 

SECONDA FASE COSTRUTTIVA

 

Dopo un limitato intervento operato sull'edificio scenico in età Augustea, il teatro subì una radicale trasformazione, in età Neroniana, poco dopo la metà del primo secolo d.C., quando la cavea venne completamente modificata.

I lavori di questa seconda fase edilizia furono finalizzati all'ampiamento dell'edificio, ottenuto addossando al vecchio muro curvilineo esterno una serie di muri nuovi lunghi circa 9 m., con la fondazione in conglomerato cementizio sovrastante da alcuni mattoni; su di essi poggiavano gli alzati in opera quadrata di selenite in origine raccordati da arcate.

L'intervento edilizio consentì all'edificio di raggiungere 93 m di diametro e 11 di altezza; ad esso si accompagnarono opere accessorie e di abbellimento ambientale con affreschi, mosaici e rivestimenti di marmi pregiati.

Dopo la radicale trasformazione in età Neroniana, la cava non dovette subire altri interventi strutturali di grosso rilievo.

In età medio tardo-imperiale si assiste ad un lento declino dell'edificio teatrale; le prime spedizioni, iniziate dalla fine del terzo secolo d.C., interessano soprattutto l'apparato decorativo di maggior pregio, ma a partire dalla seconda metà del IV secolo inizia una sistematica demolizione ed il recupero per reimpiego delle mura esterne in selenite.

Alla distribuzione delle principali strutture fece seguito il crollo degli alzati ancora esistenti ed il progressivo interno della cava.

GLOSSARIO

CAVEA : gradinate riservate agli spettatori.

PLANIMETRICO : (da PLANIMETRIA) rappresentazione grafica di costruzioni ridotte in scala.

RADIALI : relative al raggio del cerchio

ORCHESTRA : nel teatro greco e romano area riservata alle danze del coro.

TERRAPIENO : (da TERRA + PIENO = pieno di terra) massa di terra addossata ad altre opere, in questo caso ad arcate.

SEQUISPEDALI :

 

 

Artioli Stefania

Franzoni Elisa

Vespignani Elena